RUNNING

Roberto Botti ci racconta la sua maratona di Barcellona

 

Abbiamo portato la nostra maglia alla maratona di Barcellona grazie al nostro Roberto Botti, che ha chiuso la gara in 4h39′. Gli abbiamo chiesto come è andata, come è stata: ecco il suo racconto.

 

<>Gara molto bella ma anche impegnativa. La prima metà del percorso è caratterizzato da molte salite, a partire dal 28 si inizia a scendere verso il mare. La discesa, a causa del vento contrario incontrato (assai inferiore a quello delle terre verdiane) non l’ho percepita molto. Il percorso poi diventa pianeggiante fino al 40 km dove inizia l’utlimo “maledetto” rettilineo in salita, che dopo una curva a sinistra al 42km ti porta all’arrivo.
Il percorso è a dir poco stupendo, si passa attraverso i luoghi più sognificativi di Barcellona: Lo stadio del Barcelona il camp nou, la sagrada familia e casa Batlo nella prima metà di gara. Dal 23 al 30 ponte di clatrava, placa de les glories catalanes e relativa torre, dove se si guarda bene si intravede ancora la sagrada familia. Poi lungomare per 3 km circa dove bisogna resistere all’idea di tuffarsi in acqua ed infine arc de triomf, parc de la ciutadela, placa catalunya, tutto il quartiere ” bario gotico” con la cattedrale, il monumento a colombo e poi il rettileno ch3 porta all’arrivo(stesso punto di partenza) in placa espanya con l’arrivo mozzafiato circondato dalle torri venecianes e la vista sul montjuc e le “cascate magiche”.
Un sacco di pubblico lungo tutto il percorso, numerose le bande di percussioni. In alcuni punti i poliziotti e i volontari facevano fatica a tenere a bada il pubblico che si riversava in strada creando qualche rallentamento dovuto al restringimento della strada. L’ultimo km e mezzo è stata una bolgia infernale, tipo da stadio, una cosa davvero bella e toccante.
L’organizzazione più che perfetta in ogni dettaglio: dai ristori tutti ben riforniti (acqua, integratori, gel, vaselina) ai “physio runners”che correvano la maratona fermandosi a massaggiare i corridori che si trovavano alle prese con i crampi. Partenza ben studiata, ogni ondata distanziata di 2-3 minuti l’una dall’altra in modo da “diluire” il traffico, ma ogni ondata aveva una sua partenza con tanto di count down,sparo, coriandoli e “Barcelona” di Freddie Mercury e Monserrat Caballè.
All’arrivo, nonostante fossimo circa 17mila un vero e proprio esercito di fisioterapisti ti facevano massaggi di circa 20 minuti con un attesa media di 10 minuti.
Davvero esperienza fantastica, che consiglierei e in futuro mi piacerebbe rifare>