RUNNING

Roberto Botti, la maratona di Parigi e un ricordo su Notre Dame

 

Domenica – il giorno prima di tutto quello che ognuno di noi sa – a Parigi c’era anche Roberto Botti a correre una maratona sotto l’ombra della Torre Eiffel, <e se penso a quanto è successo la tristezza nel cuore è tanta>.

Resta il ricordo bello del correre vicino a Notre Dame, in una maratona <molto fredda, con cinque gradi, e sopratutto mai completamente pianeggiante, e con l’arrivo in salita. Molto pubblico ai bordi delle strade anche all’interno dei due parchi, Bois de Vincennes e Bois de Boulogne, dove la vista di scoiattoli e il cinguettio degli uccelli ti facevano scordare di essere a Parigi. Sono molto contento dell’esperienza fatta soprattutto di aver concluso la gara nonostante fossi affetto da tendinite e dolori alle ginocchia. In una parola la definirei magica, magica come é la città di Parigi>.