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Silvia Bocchi la nostra Wonder Woman

 

In graduatoria, seconda Wonder Woman, e prima Silvia Bocchi. Non ci sono paragoni a lei, da anni con la maglia dell’Atletica Manara corre, nuota, va in bici, e sorride ogni volta che la incontri. Per questo oggi abbiamo deciso di scambiare due chiacchiere con lei. Per capire cosa è per lei lo sport.

<Sport è stare bene, sentirsi in salute, e tutta questa energia  mi fa vivere serena con le persone che mi stanno attorno. La vita è solo una questione di passi, lentamente si mettono uno in filo all’altro e al traguardo si arriva sempre. Con maggiore o minore fatica, ma la linea dell’arrivo la si taglia ogni volta se si vuole davvero>.

Lo dice una che di arrivi ne ha raggiunti, a partire da <nove maratone la mia prima risale all’anno dei miei primi 50 anni ed è stata nel  2012 a Reggio Emilia, poi Vienna, Firenze, le Terre Verdiane, Torino, Reggio Emilia, Roma, New York e Parma. Poi tante mezze maratone, e tale più belle quella di Napoli e di Verona, e poi un’infinità di trenta chilometri. Tre volte alla Sarnico Lovere, quattro volte la Dolorosa, solo per ricordarmi di quelle in cui mi son divertita di più. Da qualche tempo poi ho iniziato con il triathlon, anche se (sorride) faccio uno Sprint con lo stesso tempo di chi fa un Olimpico, ma questo per me non è importante. Mi mancava il trail tra tutte le esperienze, per questo mi cimento anche nelle gare del circuito provinciale, ultime in termini di tempo la Strafuso e il Trail del Salame>.

<Io credo che prima di tutto si debba fare una distinzione tra l’amore per lo sport e l’amore per le competizioni – ci spiega – e io sono una di quelle che ama lo sport perché lo trova un modo per dedicarsi del tempo. un momento in cui ci si concede il lusso di stare da soli con se stessi. Lo sport è onesto, infatti ti restituisce esattamente quello che tu gli dai: non puoi inventarti maratoneta se non la prepari, non puoi inventarti nuotatore se non sai stare a galla. Tutto questo significa essere consapevoli dei proprio limiti e delle proprie capacità, nel bene e nel male. Si impara l’autostima, perché capisci che sai fare qualcosa, e allo stesso tempo fai un bagno di umiltà perché non puoi avere obbiettivi irraggiungibili perché si rischia di essere ridicoli>.

E proprio oggi indovinate dove è la nostra Silvia? a Santiago a fare il cammino <mi sono sempre allenata per fare questo cammino – ci dice scherzando proprio stamattina – ed è una bellissima avventura>.